La Commissione Disciplinare della FIM Europe ha valutato gli appelli presentati dalle due pilote del team Trasimeno Beatriz Neila Santos e Sara Cabrini contraria alla decisione presa dalla Giuria FIM Europe il 24 aprile, in occasione della seconda gara della Women’s European Cup disputata sulla pista del Circuito Ricardo Tormo a Valencia che prevedeva la squalifica delle due pilote in quanto sul serbatoio delle loro Yamaha YZF-R3 era stata riscontrata una modifica non regolamentare a seguito di quanto previsto dall’articolo RR 034T 2.0.10 Paragrafo A. 
Gli appelli presentati dalle due pilote affermavano che l’applicazione di alcune strisce di nastro adesivo sulla parte inferiore del serbatoio non rappresentava una modifica al serbatoio stesso, e che era stata effettuata solamente per proteggere la pompa della benzina ed incrementare quindi la sicurezza della moto in caso di rottura della pompa o di una eventuale caduta. Cabrini e Santos dichiaravano inoltre che le loro moto non avevano tratto alcun beneficio dall’applicazione del nastro adesivo.
La Commissione ha stabilito che l’applicazione alla parte esterna inferiore di un nastro adesivo non altera o modifica la forma o la funzione del serbatoio o della pompa della benzina che è quella fissata in origine dalla casa produttrice. Ha inoltre accettato quanto sostenuto dalle due pilote circa la sicurezza della moto ed il fatto che le prestazioni della moto non siano state in alcun modo incrementate. La Commissione ha quindi deciso che i serbatoi delle moto delle pilote Sara Cabrini e Beatriz Neila Santos sono da ritenersi in regola con i regolamenti tecnici previsti per partecipare alla Women’s European Cup.  
Di conseguenza le squalifiche sono state annullate e Neila Santos è tornata in testa alla classifica del campionato con 94 punti, 13 in più di Sara Sanchez che occupa ora la seconda piazza. Restituiti anche gli 11 punti che la Cabrini aveva conquistato in pista. 

Ecco la dichiarazione del Team Principal Trasimeno Moreno Bacchini
“Giustizia è stata fatta. La Federazione Motociclistica Internazionale ha accolto il nostro ricorso, avvallando le nostre tesi. Come cita il comunicato della FIM noi non abbiamo modificato il nostro serbatoio, e soprattutto non abbiamo tratto nessun vantaggio dall’aggiunta del nastro adesivo posizionato nella parte interiore esterna del serbatoio stesso. Lo abbiamo fatto solo per migliorare la sicurezza della nostra moto. In oltre 24 anni di attività il Team Trasimeno ha vinto numerosi titoli sia italiani che europei, e le nostre moto sono state spesso sottoposte ad attenti controlli, che non hanno mai evidenziato nessuna anomalia. Questa sentenza non fa che confermare la buona fede nostra e dei nostri tecnici, che si erano sentiti mortificati dalla squalifica. Sono quindi felice per loro ed ovviamente anche per Beatriz Neila Santos e Sara Cabrini, alle quali sono stati restituiti i risultati che avevano ottenuto in pista, con tanto impegno e coraggio. Per finire voglio ringraziare la FIM e la Segreteria della FIM, che hanno dedicato estrema attenzione alla vicenda e dimostrato una grande professionalità”.